COLTANO  inizia dl fondo

Coltano, il lato oscuro

traggo dalla cronaca dei tempi le disavventure e le avventure della grande stazione traendo dalla rivista L'Eletticista

 

 23 febbraio 1902

   Al governo italiano e'pervenuto il testo delle concessioni che Guglielmo Marconi fa alla Patria per la sua invenzione

"L'illustre inventore con uno slancio di patriottismo veramente ammirevole, ha dichiarato di aver riservato a se il disporre dei suoi brevetti in Italia e di autorizzare la regia Marina ed il regio Esercito ad utilizzarli, riproducendo anche i suoi apparecchi, senza che gli sia dovuto per cio' alcun compenso; alle sole condizioni che tale riproduzione sia eseguita negli Arsenali militari dello Stato e gli apparecchi siano considerati riservati. In quanto all'applicazione commerciale in Italia, egli si riserva di presentare fra poco al Governo un completo progetto che permetta di usufruire dei suoi apparecchi anche per il servizio pubblico"

 

6 aprile

Solari afferma che una Compagnia gli aveva offerto L. 125000 per impedire la concessione di Marconi alla Marina ed all'Esercito. Sostiene che la lettera "S", composta di tre punti, e'una delle piu' atte a dimostrare il buon funzionamento della comunicazione ed e'in uso alla Poste e Telegrafi.  Si possono fare esperienze di TSF a brevi distanze con sole 30 lire.

 

pag 623

 Iniziano le trattative per l'installazione di una stazione RT, forse la futura Coltano.

 

ottobre 1902

Si parla del collegamento tra Roma e Buenos Aires.

 

                                                1903

pag. 77

 Stazione ultrapotente su Monte Onofrio?

 

Studio per le comunicazioni tra Italia ed America del Sud.

 

8 febbraio

 a Genova una stazione per le Americhe del Sud.

 

pag. 110

L'impianto ultrapotente previsto in Italia non si sa dove verra'installato ma non e'destinato a comunicazioni con l'Argentina.

 

 pag. 125

 disegno di legge per impianto ultrapotente, elenco delle condizioni( notare che il governo si riserva di corrispondere con la stazione ultrapotente anche verso navi che non hanno il sistema Marconi)

 

 Il tenente di vascello Solari e'stato posto a disposizione del Ministro delle Poste per tutto cio' che si riferisce alla telegrafia senza fili.

 

 pag. 143

 A Napoli si vorrebbe che li fosse impiantata la stazione ultrapotente che praticamente dovra' servire principalmente gli emigranti.

 

Pag. 207  29 marzo.

La stazione ultrapotente a Genova?

 

Proposta inglese di impiantare la radiotelegrafia in Argrentina.

 

pag. 270 26 aprile

 Solari in Gran Bretagna per discutere di stazioni da impiantare in Italia .

 

pag. 318

 Supposizioni sulla localita' di installazione della stazione ultrapotente.

 

pag. 350

Marconi per la stazione ultrapotente visita Nettuno,Anzio, Ostia, Isola Sacra, Fiumicino, S. Paolo, Tombolo, Bocca d'Arno, Migliarino, Vecchiano, e Torre del Lago. In particolare pensa a Anzio o Tombolo.

 

pag. 365

 Saletta parla di installare la stazione ultrapotente presso Pisa.

 

Pag. 444

 Pare che la stazione ultrapotente sara' installata a S. Rossore.

 

La petizione contro gli stanziamenti del governo, 14 marzo 1903:

Stefanoni indirizza al Senato del Regno una petizione diretta contro il disegno di legge approvato dalla camera dei deputati che autorizza lo stanziamento di lire 800000 per la costruzione di una stazione radiotelegrafica ultra potente,sistema Marconi. Tale stazione doveva servire a collegamenti transatlantici in particolare con l'Argentina. In tale petizione ,"oltre che ai motivi di carattere tecnico che stanno contro la posibilita' di un telegrafo elettrico senza filo,quali io ho esposto negli allegati alla presente,le molte irregolarita' di carattere amministrativo che si notano nella convenzione stipulata dal ministro delle poste e telegrafi col comm. Marconi, devono indurre il Senato a respingere il disegno di legge, gia' votato con soverchia leggerezza dall'altro ramo del parlamento ecc"  intanto contesta la incompetenza di tale Ministro a stipulare la convenzione. Qui' "non si tratta di costruire un apparecchio destinato a spedire e ricevere telegrammi, ma di tratta di mettere a disposizione soldi perche' qualcuno compia tentativi di costruire una stazione in Italia che dopo costruita potrebbe anche non essere in grado di comunicare con altre stazioni dell'estero "Finanziare questi tentativi se mai la competenza sarebbe del ministero della pubblica istruzione...eppero', come fu illegittima la destinazione della R. Nave Carlo Alberto, che il ministero della Marina mise a disposizione ecc. " Qui' cita competenze, leggi, articoli di regolamento del bilancio di stato. Che tra l'altro avrebbero dovuto esigere almeno una cauzione. Cito ancora da Stefanoni: "Noi vediamo invece che con l'articolo 1 della convenzione non si fa altro che stipulare con il Sig.Marconi la fornitura di tutto il materiale che il governo richiedera' per l'impianto in Italia di una stazione radiotelegrafica ultrapotente, destinata a comunicare con le stazioni ultrapotenti(!) della Marconi's Wireless Telegraph Company Limited di Londra e della Marconi's Wireless Telegraph Company of America. 'non occorre dire che nessun documento attesta l'esistenza di tali Compagnie, quale capitale abbiano versato....il Governo non curo' nemmeno di obbligare le accennate compagnie ad impiantare realmente in America le stazioni radiotelegrafiche....Inoltre, poiche' dette compagnie non intervengono nella stipulazione del contratto, e' chiaro che esse non assumono nessun obbligo giuridico, giacche' la firma del Sig. Marconi non e' fatta come rappresentante di esse, egli a nome proprio non puo' che obbligare se stesso, a senso degli artt.1128 e1130 del C.C."  Non si parla nemmeno in cosa consistera' la "ultrapotenza" delle stazioni. Nemmeno si parla che deve comunicare elettricamente e non otticamente. Nemmeno si e' deciso dove si costruira' in Italia ma " la localita' dovra' essere riconosciuta adatta dal comm.Marconi. Ondeche' se al Marconi non accomoda approvare alcuna localita', il Ministro si trovera' nel caso del carnefice di Bertoldo il quale, essendo stato condannato a morte, ed avendo ottenuta la grazia di farsi appiccare ad una pianta da frutto di suo gradimento, fini' per scegliere una pianta di fragola." Il Governo dovra' acquistare da Marconi ad i prezzi stabiliti da quest'ultimo, che costruira' e collaudera' la sua stazione con uomini di sua scelta. Inoltre per il collaudo si verseranno 50000lire delle quali 25000 ad personam a Marconi." sono dunque lire 50000 che lo stato dovrebbe pagare solo per avere il piacere di violare a piacere di Marconi le disposizioni dell'art.129 del regolamento sulla contabilita' generale....Nessuna penale e' pattuita"."....si parla sempre del governo, mai del Re a cui appartiene il potere esecutivo..." e via altre norme."e' la bancarotta della dignita' dello Stato come fu bancarotta della dignita' del Ministero quella di inviare espressamente all'estero il  comandante della Carlo Alberto per far firmare al Sig. Marconi la convenzione in esame."Le divergenze in questo modo dovrebbero essere citate verso i tribunali di Londra. Nessuna delle compagnie Marconi ha assunto nessun obbligo di costruire all'estero le stazioni che dovrebbero comunicare con la nostra. "per l'articolo 10 la stazione non potra' comunicare neppure a breve distanza e nei limiti delle stazioni semaforiche delle navi, che non siano munite degli apparecchi Marconi"....."dunque Marconi non ebbe torto a dire in un recente discorso tenuto a Londra, che lo Stato italiano gli forniva i fondi per continuare i suoi studi." Il nostro Stefanoni include molti allegati tratti dalla sua rivista 'la Critica' nei quali si dimostra che la possibilita' di trasmissione dei segnali via radio non esiste

                                                                            1904

19 febbraio

Sara' costruita una ferrovia che attraversa la tenuta reale per allacciare Palazzi , dove verra' costruita la stazione ultrapotente. La Galileo ha gia' pronti i pezzi delle torre.

 

24 giugno

 Polemiche sul collegamento tra la stazione ultrapotente e l'Argentina. Tra l'altro pare che sia la Telefunken ad installare quella argentina

 Pag. 577, settembre

 Legislazione italiana e straniera sulla radiotelegrafia

Viene riportato quanto l'Elettricista critica le norme imposte dal Marconi all'Italia:

 "Senza voler discutere se le condizioni sopra indicate sieno o no gravose, noi non riusciamo a comprendere come l'Onorevole Galimberti, allora ministro delle poste e telegrafi, abbia potuto includere nella convenzione la quarta condizione che e' in aperto contrasto con la legge del 23 giugno 1853 e 20 marzo 1865 e coll'ordinanza delle province Venete del 16 gennaio 1867, le quali avocano allo Stato il monopolio di qualunque mezzo di comunicazione a distanza. Era dunque uno strappo alle leggi fondamentali... ma fu un atto compiuto in un momento nel quale l'ardore popolare salutava Marconi con spintoni ed ammaccature. La convenzione e'un atto illegale che al varco della corte dovra' essere necessariamente respinto."

Marconi si era infatti riservato di poter impiantare ed esercire stazioni private, riscuotendo lui la tassa.

                            

                                                                      1905

18 agosto

Sta per essere promulgata la legge per la costruzione della Stazione di Coltano che iniziera' questo mese.

 

il 18 ottobre saranno appaltati i lavori per Coltano

 

27 ottobre Marconi sospende le trattative per la costruzione di una stazione in Argentina. Non e' vero che Marconi non pretendera'di tener conto delle convenzioni col Governo italiano.

 

21 novembre

 Si instaura una commissione per esaminare il servizio radiotelegrafico in Italia. Roiti, Righi,Sella.

 

pag. 377

Prima di procedere alla costruzione di Coltano, Marconi, sentite le polemiche sui giornali, (specialmente il Tempo di Milano e l'elettricista di Roma) si offre di annullare dette convenzioni se il governo vi vede un sensibile svantaggio. Convinto di aver fatto l'interesse dello stato italiano a costo di rischiare di rimetterci, si offre di restituire la somma di 25.000 lire gia' ricevute per le spese di viaggio durante 3 anni per lui e per i suoi assistenti. Il Ministro pero' conferma i patti:

 

dall'  Eletticita' 1 dicembre 1905, lettera di Marconi al Ministro delle Poste e Telegrafi.

   Il desiderio di rendere la stazione radiotelegrafica di Coltano rispondente agli ultimi perfezionamenti mi ha indotto a riesaminare i piani dei fabbricati da me approvati da piu' di un anno. Ho poi rimesso al Sig. marchese Solari tali piani, in base ai quali la costruzione della stazione radiotelegrafica  potra' essere subito ripresa, riservandomi pero' di potere apportarvi qualche modifica durante il corso dei lavori, ma prima di procedere alla costruzione della stazione, e prima che il R. Governo abbia creduto di fare prelevamenti di qualche importanza dalla somma stanziata in bilancio, e destinato a coprire il costo della stazione, prego l'E.V. di voler considerare quanto appresso:

In seguito all'opinione assai poco favorevole espressa da una parte della stampa italiana circa le convenzioni stipulate con me dal R. Governo, tengo a dichiarare che per conto mio e per conto della Compagnia Concessionaria dei miei brevetti per la radiotelegrafia all'estero, che nel caso che il R. Governo riscontrera' in questo tempo un sensibile svantaggio in dette convenzioni, sarei pronto di comune accordo di considerarle come annullate, nel qual caso naturalmente tanto il R. Governo quanto la Compagnia Marconi e me stesso saremmo liberi da ogni reciproco impegno. Non ho ragione di dubitare che sia noto all'E.V. come le convenzioni stipulate mi furono proposte dal R. Governo, e come furono da me accettate nell'intendimento e nella speranza che il nostro Paese potesse con la minore spesa possibile usufruire dei risultati del mio modesto lavoro, specialmente per quanto riguarda le comunicazioni con l'estero, ove i miei diritti erano gia' controllati da una compagnia industriale inglese. Ciononostante una parte della stampa politica e scientifica italiana (notevolmente il Tempo di Milano e l'Elettricista di Roma) inveisce contro le condizioni delle convenzioni, insinuando e suggerendo , che tanto io quanto la Compagnia Marconi ed altri, tra questi i funzionari governativi, hanno percepito e percepiscono per effetto dei sopraccennati accordi, lauti ed esagerati guadagni, mentre che in verita'l e convenzioni stipulate rappresentano per me gravi responsabilita' che potranno anche portarmi sacrifici pecuniari.

Per questo motivo l'E.V. comprendera' come sarei lieto di potere dimostrare che negli accordi stipulati, non ho alcun monetario benefizio, specialmente se quegli accordi mi debbono anche esporre alla critica di aver esatto dal nostro Paese condizioni per me troppo favorevoli. Prego quindi l'E.V. di volermi rendere note le sue opinioni circa tale mia proposta, che faccio, non per desiderio di sottrarmi all'impegno preso, ma per evitare che esista ulteriormente un malinteso circa l'intendimento che mi ha indotto a sottoscrivere le convenzioni col R. Governo. Naturalmente annullandosi tali convenzioni, io mi impegno di restituire immediatamente la somma di circa lire 25.000 che ho gia' ricevuto dal R. Governo per spese di viaggio durante tre anni per me e per i miei assistenti tecnici."

 

                                                                           1906

16 nov. pag. 312

Progressi della radiotelegrafia

.La Tribuna intervista Solari sui perfezionamenti di Coltano. Marconi dichiara alla Tribuna che spera di potersi fermare lungamente in Italia e poter venire a viverci stabilmente e qui' finire la sua vita.

 

23 nov. pag. 329

 Si parla di unire le Colonie all'Italia con la radiotelegrafia.

 

 

La stazione di Coltano

da una lettera di Stefanoni al Corriere d'Italia il 10 novembre 1906

"...da una corrispondenza da Massa, il lavoro nella stazione ultrapotente di Coltano (600 cavalli) andrebbe avanti con l'opera di 2 soli operai per ragioni di segretezza. Il sistema di Marconi si deve fondare sul principio poco scientifico di nascondere i fili che mettono in comunicazione le apparecchiature con la rete telegrafica nazionale. Solari in un interessante articolo sulla Tribuna afferma che si sta lavorando alla presa di terra che non e' semplice come per quella del parafulmine... si sta sotterrando ad una certa profondita' accuratamente calcolata (sic!)" Praticamente mettevano interrate intorno alle fondamenta enormi lastre di zinco. Sostenere con un uomo dell'800 che c'erano piu' difficolta' che ad interrare quella del parafulmine, mancando i concetti di contrappeso ecc. dei quali forse nonli  aveva chiari neppure Marconi, era cosa ardua. La difficolta' non era fare la terra, ma nascondere i fili in modo che la trasmissione apparisse "senza fili"

                                                                           1907

 

9 agosto.

 Coltano pressoche' approntato

   

                                                                           1908

 

4 giugno 1908

Riscatto della stazione RT di S. Cataldo. Investimento per mantenere la stazione.

 Marconi riduce a 20 le 100 sterline che gli erano dovute fino al 917( convenzione del 1904).

 

pag. 241 ,  16 aprile

a che punto si trova la radiotelegrafia

Si hanno continue notizie di completamento della stazione X o Y, ...si iniziera' il servizio regolare.... ma il pubblico e la stampa tecnica, divenuti ormai scettici, lasciano dire e sorridono: chi ci crede piu' alla Radiotelegrafia? La Royal Institution chiama Marconi a rendere conto del suo lavoro in una conferenza. Sono passati 12 anni dal giorno in cui egli ha cominciato a percorrere la sua strada nella quale trovo' grandi fonti di soddisfazione ma anche molta copia di triboli di ogni sorta. Marconi si e'dimostrato, per ora, parco di chiacchiere e piuttosto amante dei fatti.

A Poldhhu il condensatore trasmettente aveva l'energia di produrre scintilla di scarica tra sfere di 3 m di diametro e distanti 1,5 m.

 

  28 luglio 1908

 Coltano sara' pronta tra poco, dice Marconi.

 

6 agosto

impianto di S. Cataldo: costo di lire 45.000 da pagare a Marconi.

 

                                                                               1910

 

pag 19

 Stazione di Coltano. Ancora difficolta' nella fondazione delle torri a causa del terreno melmoso.

 

fascicolo N° 1465

 convenzione tra stato e la compagnia Marconi per il servizio RT commerciale e militare nelle stazioni costiere d'Italia e Colonie. Testo del 1903 riassunto in altre parole.

 

23 giugno

Il direttore di questa rivista, Fumero, critica che ancora non sia pronta Coltano e che da 4 anni si prende in giro il buon pubblico italiano. Che sia diventato "cavista" anche lui?

 

 

                                                                 1911

 

1548, 7 dicembre 1911

Impianto di Coltano

All'inaugurazione, prima sono state avvertite via cavo le stazioni di Clifden e Glace Bay. Poi la prova. La risposta che non hanno ricevuto niente arriva dopo una lunga attesa, che aveva vivamente impressionato il Marconi. Gli impianti vengono di nuovo regolati e si riprova. Allora, sempre per cavo, rispondono chiedendo conferma dei segni che gli erano stati inviati.

   

1912

 N° 1551

 Coltano in comunicazione con Tobruk e Tripoli

Marconi diretto a Tripoli dove presto funzionera' una stazione; prove con Tobruk riuscite.

Sono disponibili delle monografie intorno a questa stazione, edite quando nei primi anni '20, quando la stazione fu ampliata e modernizzata, qualche schema ecc.

Abbandoniamo qui la questione. Recentemente (fine 2007) la stazione di Coltano, già distrutta da tempo ormai immemorabile, è stata ricostituita, dotata di antenna alta 100 metri, e trasmette il primo programma RAI sui 657 Kc, 50-100 Kwat