Nella
serie a blocchi dei ricevitori della Ducretet, è molto apprezzato dai
collezionisti quello del ricevitore a galena. Di aspetto quasi identico al
"boite d'accord" del ricevitore a due blocchi, è anche di
costituzione similare. All'interno ci sono cinque bobinette, due a tela di ragno
di filo isolato in seta rossa e
supportate dai relativi dischi di cartone con
fessure,
che servono
per la parte più<alta della gamma. Le altre quattro, a fondo di paniere ed a
doppio fomdo di paniere in filo bianco isolato in cotone, sono piazzate a 90
gradi dalle precedenti.Questo perchè nelle gamme più alte, per sclusione
di dette spire, ci sono state varie tendenze: quelle di escluderle dal circuito
con un contatto, che forse è la migliore ma spesso è realizzabile più
difficilmente, o quella di cortocircuitarle lasciandole o no nel circuito. In
questo modo l'effetto di spire in corto
accoppiate all'avvolgimento utile, ne diminuiscono l'induttanza e ne aumentano
le perdite. Nel nostro caso, però, quelle cortocircuitate sono a 90 gradi dalle
altre, dunque disaccoppiate e non hanno effetti negativi. Un commutatore a 10
posizioni determina la scelta della combinazione induttanza capacità. Quest'ultima
è regolata da un condensatore variabile di accordo. Il rivelatore, il classico
Ducret è analogo a quello precedente la
prima guerra, ovvero è a martelletto ed un grosso cristallo di galena viene
fissato nell'apposita morsetta. Fatto interessante e raro a trovarsi è che il
rivelatore, in serie alla cuffia con relativo condensatore, non sono collegati
agli estremi del circuito risonante, ma, tramite un commutatore a
bottoni,
si possono scegliere cinque posizioni intermedie per adattarsi all’impedenza
del sistema cristallo-cuffia. In pratica è un circuito del tipo Oudin a due
cursori.
Carlo
Bramanti, gennaio 1998