Ricevitore BTH

   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

BTH

Il ricevitore della British Thompson Huston a valvola e cristallo fece parte del primo gruppo dei ricevitori che furono costruiti in Inghilterra ,contemporaneo del Marconi V2, per ascoltare il neonato Broadcasting, ovvero la radiodiffusione circolare. Si presenta come unn cofanetto chiuso col coperchio che segue il profilo del pannello dei comandi che appare quando si solleva. Tale pannello è inclinato sul fronte, dove si trovano i due cristalli ed il comando della sintonia anodica, analogamente al ricevitore a doppia galena costruito dalla stessa Casa.; sopra si trova l'accordo di antenna, il commutatore del condensatore, il reostato di accensione ed una finestrina per vedere la luminosita'della valvola che è collocata sotto in posizione orizzontale. L'accesso a quest'ultima è consentito da uno sportello pesteriore dal quale si inserisce anche la batteria anodica da 48 volt, entrocontenuta. La valvola è una BTH tipo B5 a 3 volt di filamento e 0,08 amper.Ciò permette di

usare anche pile a secco che vanno collegate a due morsetti collocati sopra il pannello. Il circuito è uno degli ultimi reflex realizzati, ovvero la valvola prima funziona come radiofrequenza ed alla griglia è collegato il variometro di antenna, al quale si può collegare un condensatore fisso in serie od in parallelo, oppure nessun condensatore. Alla placca è  collegato un altro variometro con un condensatore fisso in parallelo che, più che per la sintonia, serve a far funzionare la valvola nelle condizioni di massimo guadagno, ovvero quello che resta della reattanza induttiva deve essere sufficiente a tenere la valvola in quel leggero stato di instabilità che le consente il massimo guadagno. Infatti la casa da una tabella che da la posizione del variometro di griglia per ogni frequenza ed indica solo approssimativamente la posizione del secondo variometro. Le graduazioni della sintonia prevedono di usare un antenna di addirittura 30 metri, la massima lunghezza ammessa dal Post Office per i privati. Figurarsi usare una tale antenna con i ricevitori ed i segnali di oggi! La radiofrequenza amplificata viene raddrizzata e rivelata da uno dei due cristalli, selezionabili in caso dell'improvvisa defaillance di uno dei due,  va ad un trasformatore audio che la riporta alla griglia. Un’ induttanza di choke impedisce che la radiofrequenza sfugga tramite la capacità distribuita del trasformatore ed un condensatore messo dal lato del variometro di antenna impedisce che la bassa frequenza sia cortocircuitata dalla bassa impedenza del variometro stesso a quelle frequenze. Nei raflex più diffusi da noi il segnale audio veniva reinserito sulla griglia in serie alla bobina di antenna ed il trasformatore audio era baypassato da una capacità che lo faceva scavalcare dalla radiofrequenza che andava verso terra. Questo invece si comportava analogamente al Marconi V2, progetto di Franklin. La polarizzazione alla griglia era data dal negativo della batteria dei filamenti che passava attraverso l secondario del trasformatore. I due variometri erani connessi tramite due ponticelli a barretta che consentivano di inserire bobine di carico se si volevano sentire le onde lunghe. La necessità dei cristalli come rivelatori era data dall'impossibilità di usare la prima valvola come rivelatrice che sarebbe stata in contrasto con la linearità  richiesta dall'amplificazione audio.