Seleco

Vantaggi: l'unica made in Italy, ha una tecnologia raffinata e un buon design.
Svantaggi: la potenza audio poteva essere più elevata

Quest nuova radio della Sèleco mi ha interessato sin dall'inizio. Prima di tutto aveva soluzioni tecnologiche fuori dal comune ma soprattutto da quando la mitica Brionvega è andata a costruire le sue radiocubo in Cina, questa Seleco è praticamente l'unica radio presente nel mercato mondiale a fregiarsi del Made in Italy. La radio l'ho acquistata un anno fa. Il colore disponibile era bianco ma esiste anche nera versione lucida o opaca. A me è piaciuta, ...
...cassa acustica. La radio infatti è un dipolo e sprigiona musica da entrambi i lati. Si tratta infatti di una radio isodinamica, dove una membrana fa la funzione dell'altoparlante. Questo ha reso possibile che lo spessore della radio sia di pochissimi centimetri, per l'esattezza 19 mm . La sezione radio è comandata da una rotella vecchio stile ma che muove le cifre situate in un display lcd che mostra le varie funzioni di equalizzazione audio e ...

Sèleco è una nota azienda italiana sita a Pordenone (località Vallenoncello) che ha segnato la storia nel campo dell'elettronica di consumo. Il marchio e lo stabilimento sono passati a nuova gestione grazie al nuovo assetto proprietario, che ha dato alla luce Super//Fluo S.p.A..

Storia [modifica]

Sèleco nasce negli anni '60, quando il cav. Lino Zanussi incarica l'ing. Giorgio Tranzocchi di aprire la Zanussi Elettronica. Stava esplodendo in quegli anni il mercato dei TV in Italia e su tale onda nasce il marchio Sèleco che conquista grande notorietà e numerosi riconoscimenti nel mondo per qualità e design. Nel 1984 in seguito alla cessione del ramo aziendale da parte della Zanussi Elettronica, Sèleco diviene un'autonoma azienda di elettronica specializzata nella produzione di televisori in bianco e nero commercializzati a marchio Rex e Zanussi (quest'ultima risale al 1965, a sua volta nata da una costola dello stabilimento delle Industrie Zanussi di Porcia). Rossignolo diviene così prima presidente e poi azionista di riferimento della Sèleco. In realtà quindi Sèleco è l'erede di una lunga storia di elettronica del consumo iniziata nel lontano 1947 e indirizzata successivamente alla produzione di televisori. Nel corso degli anni Sèleco gode di momenti di successo uniti a periodi bui determinati dalle incessanti evoluzioni di un mercato dinamico come quello dell'elettronica di consumo, nel quale le continue innovazioni tecnologiche sono necessarie per evitarne l'estromissione ad opera dei tanti concorrenti.

Gli anni '80 sono caratterizzati dai grandi investimenti economici in marketing e in comunicazione (una tra le tante la sponsorizzazione della Lazio Calcio), mentre a livello produttivo nascono i primi televisori digitali.

Gli anni '90 vedono un massiccio impegno aziendale nell'ambito dei decoder per la pay tv (Telepiù). Nel 1993 va incontro a una nuova crisi dovuta alla perdita di competitività sul mercato; nel tentativo di risollevare le proprie sorti la Sèleco Spa acquisisce dalla Famiglia Brion il marchio Brionvega, conosciuto da tempo a livello nazionale per gli eleganti ed originali modelli creati da celebri designer italiani, tra cui Franco Albini, Marco Zanuso e Richard Sapper, Mario Bellini.

Il tentativo di ripresa non produce gli effetti sperati poiché il mercato stava concretamente vivendo momenti di vera crisi: la Sèleco giunge all'inevitabile fallimento nel 1997; i curatori, nominati dal Tribunale di Pordenone, sono l'avvocato Stefano de' Micheli di Padova e il dottor Roberto M. Rubini di Verona.

Nonostante ciò, il capitolo si riapre nell'anno seguente, quando la famiglia Formenti rileva dalla procedura fallimentare la Sèleco S.p.A. e, conseguentemente, i marchi ad essa associati, quali Brionvega, Phonola, Imperial, Stern, Phoenix, Televideon, Kerion ,Webrik e Walkie.

La proprietà a questo punto passa in mano a persone dotate di lunga esperienza nella produzione di televisori, motivo per cui si predilige la realizzazione di quelli a tubo catodico, mentre viene gradualmente ripresa la produzione di Doney, Algol e CuboGlass, fiori all'occhiello del brand Brionvega.

Determinanti nei primi anni del 2000 sono le operazioni di dumping dei concorrenti turchi che provocano un crollo dei prezzi nel mercato a causa della loro schiacciante competitività. Si giunge all'ultima e inesorabile crisi della Sèleco S.p.A., che decide di avviare la produzione dei primi LCD (Ego 15 pollici), mentre si cerca di dare continuità al marchio Brionvega attraverso la creazione di Doge ad opera del noto designer Mario Bellini. La situazione critica in cui versa l'azienda diventa insostenibile a tal punto che nel 2004 Sèleco-Formenti S.p.A. viene posta in liquidazione; nel febbraio del 2005 viene affidata per un anno l'Amministrazione provvisoria a Giovanni Formenti. Un anno dopo, nel febbraio 2006, la Sèleco Formenti S.p.A. entra in Amministrazione straordinaria gestita dal Professor Francesco Fimmanò, mentre l'originario fallimento della Seleco S.p.A. continua ad essere curato dall'avv. Stefano de' Micheli di Padova e dal dottor Roberto M. Rubini di Verona.

Si giunge a un punto di definitiva svolta per le sorti di Sèleco nell'agosto 2006, quando l'imprenditore friulano Marco Asquini, affiancato dal fratello Carlo, decide di rilevare l'azienda, cambiandone il nome in Super//Fluo S.p.A.: nel pacchetto acquisitivo sono compresi tre marchi storici della televisione made in Italy (Sèleco, Brionvega ed Imperial) più una serie di brand di minore rilevanza. Da allora i due fratelli Asquini operano con gran dedizione al rilancio dell'azienda e dei suoi prestigiosi brand, impegnandosi fin dall'inizio alla riassunzione di 75 dei 110 dipendenti provenienti dalla vecchia gestione di Sèleco.

A un mese esatto dall'accordo di acquisizione, il 14 settembre 2006, i due imprenditori optano per il riaccorpamento del ramo aziendale allo storico stabilimento della Sèleco sito a Vallenoncello nel comune di Pordenone). Prende avvio il rilancio di Super//Fluo grazie all'esperienza maturata sul campo da parte dei fratelli Asquini, affiancati da un gruppo di collaboratori fidati che da sempre segue Marco Asquini nelle sue sfide imprenditoriali. Il punto di partenza è riposto sull'attenta analisi del mercato di riferimento, osservato e studiato per investire da subito tutte le energie in un obiettivo comune condiviso dal gruppo, quello di sviluppare dei prodotti tecnologicamente all'avanguardia e dall'elegante design, che restituiscano credito al made in Italy.

A questo punto nascono nuove collaborazioni e prendono il via numerosi ed entusiasmanti progetti, uno tra i quali il rilancio dello storico brand Brionvega: ad aprile 2007 viene a tal proposito presentato alla Triennale di Milano, in occasione del Salone del Mobile, il nuovo modello, erede della tradizione Brionvega, dal nome “Alpha”. L'ottima riuscita del progetto di Super//Fluo è stata reputata tale dalla nota rivista inglese Wallpaper che, nell'aver stilato una classifica sul “Design Award”, ha premiato Alpha come uno tra i cinque migliori prodotti per il Best Domestic Appliance (Londra, 10 gennaio 2008).

Nella stessa sede del Salone del Mobile viene ufficialmente presentata la limited edition dei ringiovaniti modelli della famiglia Brionvega: Algol e Doney.

Contemporaneamente al lancio di Alpha, Super//Fluo comincia a produrre e a commercializzare televisori a marchio Imperial. Sotto questa ondata evolutiva l'azienda potenzia le attività di comunicazione al mercato: un primo esempio risulta la partnership con Mediaset per quanto riguarda la fornitura di televisori alla trasmissione Fuori Giri che accompagna ogni appuntamento del Motomondiale 2007.

Nel settembre 2007 Super//Fluo festeggia con "S//elebration First" il primo anno di attività: in questa particolare circostanza Marco e Carlo Asquini istituiscono una super//limited edition chiamata “I Plinti”, che si compone di 38 Algol rieditati in versione nera opaca, ciascuno dei quali numerato, quale simbolo delle nuove fondamenta dell'azienda. I Plinti vengono consegnati alle 38 persone che hanno contribuito attivamente al raggiungimento di questo primo, ma già significativo, traguardo. Il team Super//Fluo collabora inoltre alla realizzazione dell'allestimento per “Venti di Striscia” mediante la fornitura di 4.136 photo frame in occasione del festeggiamento dei primi 20 anni del TG satirico; è il più imponente allestimento del genere mai realizzato, risultato degno di entrare nel libro del guinness dei primati. Il marchio Sèleco ha messo in scena un coinvolgente mosaico di gag, battute e momenti d'oro che hanno segnato l'evoluzione di Striscia la Notizia dal 1988 ad oggi.

Nell'inverno 2007-2008 Super//Fluo ha presentato la nuova radio "Aradio". Successivamente si è inserita una linea video composta dal televisore "Primo" dotato di una costruzione fuori dal comune e pannello full hd, e il modello Bivio che proponendo un design più comune è caratterizzato comunque da soluzioni tecnologiche uniche nella sua fascia di prezzo come la tecnologia dei microchip Genesis e Faroudja.

È del 4 marzo 2009 la notizia apparsa sul messaggero veneto di tale giorno a pagina 4 (http://ricerca.gelocal.it/messaggeroveneto/archivio/messaggeroveneto/2009/03/04/PN_04_PND3.html) che anche la Super//Fluo è in liquidazione. Questo pare per facilitare un accordo con un partner di Taiwan. Secondo Il messaggero veneto il partner sarebbe la società cinese A-data.(http://ricerca.gelocal.it/messaggeroveneto/archivio/messaggeroveneto/2009/03/28/PP_03_PRIPN15.html)