stefanoni

 

 

Marconi,Stefanoni e la bussola pasilalinica

 Bramanti Carlo 30 maggio 1995

 

 

Quando leggiamo la storia,non disponendo dei documenti originali ci ritroviamo alla balia delle idee personali o imposte dei vari storici. Alla nascita del cristianesimo ci fu un contrasto filosofico tra i dotti pagani, con le loro filosofie piene di cultura ed i cristiani, con la loro religione apparentemente semplice e non sempre spiegabile col ragionamento.Le persecuzioni non furono poi cosi'tante come ci fanno credere ne peraltro furono tanti i martiri che entrano quasi tutti nel calendario.Meno noto e'che ci furono anche pagani martirizzati dai cristiani,apostati,ovvero cristiani che erano tornati al paganesimo ed una abbondante letteratora nella quale i pagani erano riusciti a mettere in seria difficolta' le idee cristiane.Questi documenti furono metodicamente scovati e distrutti nel corso della dominazione cristiana e solo pochissimi si sono salvati documentandone l'esistenza.Ebbene,lo stesso e' successo con la letteratura contraria all'esaltazione del nostro Marconi:certamente non e' stata bruciata nelle piazze,ma e' stata nascosta al pubblico.Perfino l'alluvione a Firenze si scaglio' contro questa letteratura accanendosi contro l'opera di un certo Stefanoni Luigi,che veramente con Marconi se la era proprio presa.Qualche documento e' stato pero' salvato,asciugato e conservato e mi accingo ad illustrarvelo sperando di non finire al rogo.

Stefanoni

Non mi sono interessato a fare ricerche sullo Stefanoni,ne sulla data di nascita ne altri particolari.Preferisco figurarmelo cosi'come salta fuori dalla sua polemica(a senso unico)col nostro Marconi.La raccolta di sue pubblicazioni che ho esaminato e' del 1903,poi del 1906.Stefanoni lo immagino vecchio allora, considerando che dirigeva la rivista 'L'almanacco del libero pensiero' probabilmente dal 1870.Era una persona molto colta umanisticamente,legislativamente ed anche tecnicamente anche se ora le sue nozioni tecniche possano apparire contestabili.Aveva scritto un libro nel quale smascherava ipnotizzatori e impostori del genere,se la prendeva col governo per le varie leggi emanate che non gli tornavano e quando se lo vedevano arrivare al ministero ci doveva essere un fuggi fuggi dei responsabili dei vari settori.Appare brillante e spiritoso,ma traspare un sordo livore verso l'allor giovane Marconi.Non so come prendere le sue parole testuali nelle quali afferma di essere stato mandato dalle autorita' in un manicomio,per accertamenti ed addirittura legato al letto! Se, leggendo ora le contestazione che faceva al nostro eroe,salvo qualche sua previsione esatta,le altre ci fanno sorridere e si rivoltano in favore di Marconi stesso, nel 1903,quando ancora i progressi della radiotelegrafia erano tentennanti e c'erano seri dubbi sul suo futuro,la sua polemica avrebbe potuto essere letale per Marconi.

Gli scritti

Quello che ho esaminato sembra sia una serie di estratti di cose che aveva pubblicato su Marconi,anche su una rivista alla quale collaborava , di lettere ai Ministri e petizioni al Governo contro Marconi.Potrebbero anche essere pubblicate integralmente ma sono un poco ripetitive e richiedono un commento per i non addetti ai lavori.La prima che ho letto era una petizione al governo perche' non approvasse lo stanziamento di lire 800000  per la costruzione in Italia di una stazione radiotelegrafica per il collegamento con l'Argentina,terra di emigrazione per gli italiani di allora.Allegato c'era lo scambio di corrispondenza col Ministro e scienziato Blaserna.Marconi viene talvolta chiamato "povero giovane"altre volte viene definito un potente dominatore delle decisioni altri ed un uomo di affari senza scrupoli.Per mantenere le distanze,sempre il nome di Marconi e' preceduto da Sig.a differenza delle altre persone anche se importanti.Gli studiosi delle commissioni che avevavo esaminato gli esperimenti di Marconi vengono definiti "asini" e lo stesso i ministri che ce li avevano mandati.I direttori dei giornali chiamati impostori e d'accordo con la cosidetta"impostura radiotelegrafica.Ora non sarebbe niente,ma allora fu considerato molto offensivo.Marconi viene talvolta accusato di usare l'ipnosi per dimostrare i suoi esperimenti  altre volte Stefanoni afferma che gli esperimenti richiedevano tempi lunghi perche' occorreva tempo a nascondere bene i fili che collegavano le  apparecchiature al telegrafo.Addirittura sostiene che nella campagna della Regia Nave Carlo Alberto c'era un telegrafista nella stiva che trasmetteva i messaggi ricevuti da Marconi nella cabina radiotelegrafica. Quando fu inventato il detector magnetico col quale i messaggi si potevano ascoltare e non scrivere,dice che era proprio quello che ci voleva perche' Marconi potesse dichiarare di avere udito quel che gli pareva.

Ci sono battute spiritose come quella dell'ammiraglio Mirabello che poppa alla poppa della nave ed i fili tesi tra due capi, i dormienti in gergo marinaro,che avrebbero potuto essere le teste di Mirabello e di Solari CarloAlbe                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                lari.

 

Le contestazioni tecniche

 

Qui c'e' un arguto approfittarsi delle incertezze degli esperimenti di Marconi che apparivano procedere un po' a tentoni.Del resto io ho preferito evidenziare le battute piuttosto che riportare fedelmente tutte le contestazioni tecniche che nel testo sono diffuse e dettagliate.Le contestazioni teoriche erano le seguenti:l'onde radio,essendo dello stesso genere delle onde luminose,propagandosi a distanza diminuivano col quadrato della distanza ed alle distanze che Marconi aveva dichiarato di aver raggiunto sarebbero una frazione cosi' piccola di potenza da non poter essere nemmeno percepite.Figuriamoci un po' se la potenza era sufficiente a far agire l'asticciola del telegrafo.Se si potesse fare cio',basterabbe aumentare la potenza per spingere un elettrotreno senza l'uso dei fili.In quanto al coesore era solo un oggetto che serviva a Marconi per improsare la gente perche' sarebbe bastato sostituirlo con un ponticello conduttore.Poi un certo Castelli ne aveva inventato uno a ferro,mercurio o carbone mercurio.Poi a ferro od a carbone?e la presenza del mercurio non ne faceva un semplice e ben noto interruttore?Poi ultimamente era venuto il detector magnetico!Cose cosi' difformi dimostravano che il funzionamento della radio era solo un opinione.Del resto Stefanoni e conscio che l'onda agiva sulla limatura di ferro,ma per coattarla ci voleva sempre una pressione meccanica che non poteva essere trasmessa a distanza.del fatto che ci fosse una pila che lui chiama di rinforzo ed che chiama  anche relais(!) se ne trascura l'utilita'.Sempre perche' le onde radio sono dello stesso genere delle onde luminose esse si possono propagare solo in linea retta e non potrebbero superare il raggio di curvatura terrestre.Se si vuol collegarsi tra le due sponde dell'Atlantico occorrono due torri alte 329 metri.Del resto Marconi in una conferenza,prima dice che seguono la curvatura terrestre,poi accetta l'idea del prof.Majorana che dice che per collegare le due sponde dell'oceano sono passate attraverso la terra nella direzione della corda del cerchio che si forma.Cosa assurda perche' per prima cosa la terra ha la proprieta' di scaricare tutti i potenziali,anche quelli dei fulmini e portarli a zero;poi eventualmente certi correnti si confonderebbero con l'enorme corrente geomagnetica,quella che provoca i poli terrestri.Lo stesso vale per il ritorno tra antenne e terra.Come vediamo Stefanoni non parla a caso,non concepisce sono solo le quantita' che, pur cosi' piccole, si possono invece rilevare.Prende atto peraltro che se le onde radio fossero come le onde del mare potrebbero aggirare gli ostacoli ma che confusione dietro di essi!Se la trasmissione fosse per semplice induzione le tranvie dovrebbero disturbare telegrafi e telefoni,cio' che non accade,anche se noi poi vedremo quanto disturberanno le ricezioni radio!L'autore conclude a termine di ogni sua obiezione che l'unico modo di comunicare a distanze elevate e' quello ottico,limitatamente all'interposizione di ostacoli o della curvatura terreste.Il resto e, impostura.

 

l'antenna

anche l'antenna faceva parte delle attrezzature che Marconi ostentava per scenografia;praticamente non serviva a niente .Ne aveva cambiati tanti tipi cosi' diversi tra loro che era assurdo potessero ugualmente funzionare:bussolotto su di un palo che poteva servire solo da cappello,fili verticali,fili orizzontali,ventagli di fili col vertice in alto,ventagli col vertice in basso,ventagli a 45 gradi col suolo.Se l'antenna fosse servita ad orientare e dirigere l'onda verso la ricevente,allora queste verrebbero trasmesse verso le stelle!E' interessante, anche se contraddittorio con altri concetti che cerca di sostenere, il concetto che Stefanoni aveva  che l'antenna potesse convogliare verso la direzione sulla quale era orientata le onde.In veste di scienziato il Ministro Blaserna chiede con fare sottomesso come mai nelle ultime antenne i fili non sono paralleli tra loro.Marconi gli risponde gentilmente che era per equilibrare la capacita' tra gli stessi.Il Ministro si scusa se si era permesso ecc,ed il nostro Stefanoni non gliela fa passar liscia!.

 

 

la petizione contro gli stanziamenti del governo .14 marzo 1903

 

Stefanoni indirizza al Senato del Regno una petizione diretta contro il disegno di legge approvato dalla camera dei deputati che autorizza lo stanziamento di lire 800000 per la costruzione di una stazione radiotelegrafica ultra potente,sistema Marconi.Tale stazione doveva servire a collegamenti transatlantici in particolare con l'Argentina.In tale petizione ,"oltre che ai motivi di carattere tecnico che stanno contro la posibilita'di un telegrafo elettrico senza filo,quali io ho esposto negli allegati alla presente,le molte irregolarita' di carattere amministrativo che si notano nella convenzione stipulata dal ministro delle poste e telegrafi col comm.Marconi,devono indurre il Senato a respingere il disegno di legge,gia' votato con soverchia leggerezza dall'altro ramo del parlamento ecc"  intanto contesta la incompetenza di tale Ministro a stipulare la convenzione.Qui' "non si tratta di costruire un apparecchio destinato a spedire e ricevere telegrammi,ma di tratta di mettere a disposizione soldi perche' qualcuno compia tentativi di costruire una stazione in Italia che dopo costruita potrebbe anche non essere in grado di comunicare con altre stazioni dell'estero"Finanziare questi tentativi se mai la competenza sarebbe del ministero della pubblica istruzione...eppero',come fu illegittima la destinazione della R.nave Carlo Alberto,che il ministero della Marina mise a disposizione ecc" Qui' cita competenze,leggi,articoli di regolamento del bilancio di stato e che, tra l'altro,si sarebbe dovuto esigere almeno una cauzione.Cito ancora da Stefanoni"Noi vediamo invece che con l'articolo 1 della convenzione non si fa altro che stipulare con il Sig.Marconi la fornitura di tutto il materiale che il governo richiedera' per l'impianto in Italia di una stazione radiotelegrafica ultrapotente,destinata a comunicare con le stazioni ultrapotenti(!) della'Marconi's Wireless Telegraph Compani Limited di Londra e della Marconi's Wireless Telegraph Company of America.'non occorre dire che nessun documento attesta l'esistenza di tali compagnie,quale capitale abbiano versato....il Governo non curo' nemmeno di obbligare le accennate compagnie ad impiantare realmente in America le stazioni radiotelegrafiche....Inoltre,poiche' dette compagnie non intervengono nella stipulazione del contratto,e' chiaro che esse non assumono nessun obbligo giuridico,ciacche' la firma del Sig.Marconi non e' fatta come rappresentante di esse,egli a nome proprio non puo' che obbligare se stesso, a senso degli arti.1128 e1130 del c.c."  Non si parla nemmeno in cosa consistera' la "ultrapotenza"delle stazioni.Nemmeno si parla che deve comunicare elettricamente e non otticamente.Nemmeno si e' deciso dove si costruira' in Italia ma " la localita' dovra' essere riconosciuta adatta dal comm.Marconi.Ondeche' se al Marconi non accomoda approvare alcuna localita',il Ministro si trovera'nel caso del carnefice di Bertoldo;il quale,essendo stato condannato a morte,ed avendo ottenuta la grazia di farsi appiccare ad una pianta da frutto di suo gradimento,fini' per scegliere una pianta di fragola."Il Governo dovra' acquistare da Marconi ad i prezzi stabiliti da quest'ultimo,che costruira' e collaudera' la sua stazione con uomini di sua scelta.Inoltre per il collaudo si verseranno 50000lire delle quali 25000 ad personam a Marconi."sono dunque lire 50000 che lo stato dovrebbe pagare solo per avere il piacere di violare a piacere di Marconi le disposizioni dell'art.129 del regolamento sulla contabilita' generale....Nessuna penale e' pattuita"."....si parla sempre del governo,mai del Re a cui appartiene il potere esecutivo..." e via altre norme."e' la bancarotta della dignita' dello Stato come fu bancarotta della dignita' del Ministero quella di inviare espressamente all'estero il  comandante della Carlo Alberto per far firmare al Sig Marconi la convenzione in esame."Le divergenze in questo modo dovrebbero essere citate verso i tribunali di Londra.Nessuna delle compagnie Marconi ha assunto nessun obbligo di costruire all'estero le stazioni che dovrebbero comunicare con la nostra."per l'articolo 10 la stazione non potra' comunicare neppure a breve distanza e nei limiti delle stazioni semaforiche delle navi,che non siano munite degli apparecchi Marconi".....'dunque Marconi non ebbe torto a dire in un recente discorso tenuto a Londra,che lo Stato italiano gli forniva i fondi per continuare i suoi studi."Il nostro Stefanoni include molti allegati tratti dalla sua rivista 'la critica' nei quali si dimostra che la possibilita' di trasmissione dei segnali via radio non esiste

 

 

dal periodico "la critica" vari periodi del 1902.

Il nostro Stefanoni aveva assistito alla conferenza ed agli esperimenti che Marconi fece al Ministero della Marina nel 1897.Gia' allora disse ,dopo la seduta,al comm.Bodio che "Marconi  gli sembrava un visionario.Se con gli apparecchi di cui disponeva poteva trasmettere a 15 km.,dato che le forze che si propagano in linea retta diminuiscono in ragione inversa dei quadrati delle distanze,la rapidita' della dispersione dell'elettricita' e' tale che richiede forze esuberanti i mezzi oggi a nostra disposizione.Altre considerazioni mi dimostrano poi che la speranza di Marconi di varcare lo spazio visibile cogli effetti dell'induzione si basavano su di un errore grossolano perche' la sfericita' della terra non permette alle due stazioni di essere in vista e le onde elettriche,le quali si trasmettono in linea retta,dovrebbero necessariamente penetrare nel mare o nella terra,la dove si disperdono tutte le elettricita'....e serve mirabilmante per la dispersione della poderosa elettricita' dei fulmini"..."ad ogni buon conto ,sono gia' scorsi 5 anni e in questo lungo periodo di tempo,non fu aperta al pubblico una sola stazione di questo telegrafo." in quanto al fatto che vuol mettere una nave dello Stato a disposizione di Marconi(sara' la Carlo Alberto) il Minustro "non sente nulla,non capisce nulla,non ha coscienza della responsabilita'.....".Allega un altro articolo dell'ottobre 1902 della stessa rivista dove fa obiezioni tecniche:per spostare l'ancoretta scrivente del telegrafo o pure di un rele' ausiliario o di rinforzo,ci vorra' pure uno sforzo,mettiamo di un solo decigrammo.Ebbene,per esercitare questo sforzo per mezzo di una corrente indotta alla distanza di 15 Km.,occorre tale forza iniziale della corrente induttrice,la quale certo non immaginano tutti i credenti nel telegrafo Marconi.Marconi crede di avere evitato lo scoglio usando un interruttore speciale ,ch'egli chiama coherer,invenzione che ha anch'essa la barba di Noe'"Stefanoni spiega lucidamente il coherer ed addirittura ne da una probabile spiegazione del funzionamento,funzionamento che tuttora noi non conosciamo con precisione:secondo lui l'onda radio incidente sui fili caccia l'aria che separa le particelle di limatura mettendole in stretto contatto tra loro.'"Marconi crede,e tutti i dotti che egli ipnotizza,credono nel suo verbo,che questa polarizzazione non importi consumo di energia.....chi insegna loro che i corpi possano modificarsi senza consumo di energia?......Parlando il Prof. Ascoli  appunto delle difficolta' che presenta l'uso del coherer a polvere nella telegrafia senza filo,accenna ad un nuovo coherer trovato dal Castelli,semaforista della R.Marina italiana, e scrive 'E' un coherer composto di una goccia(o due)di mercurio tra due elettrodi di ferro(o di carbone) la sensibilita' e' tale che la distanza di trasmissione fu triplicata.'Quando un professore di elettrotecnica non arriva a capire che due fili di ferro messi in contatto con una goccia di mercurio non formano un coherer ma si un conduttore unico bisogna dire che come professore e' un uomo morto.Senza pensare che parla di elettrodi di carbone come se fosse la stessa cosa,non solamente e' morto,ma sepolto.....detto coherer non ha nemmeno bisogno del martelletto per togliere la conducibilita' alla polvere:sfido io,col mercurio viene tolta ogni interruzione ovvero il coherer!....Del resto, che il coherer non sia altro che un ammenicolo introdotto da Marconi solamente per imbrogliare la mente ottusa di certi dotti...mi serviro' dei vocaboli siro-caldaici della nuova scienza elettrica,coerizzazione e decoerizzazione.....dunque il coherer e' superfluo e quel semaforista della R.Marina che l'ha sostituito con una goccia di mercurio,stabilendo una comunicazione diretta tra i fili interrotti dal tubetto,ha mostrato piu' buonsenso di tutti i dotti,di tutti gli ammiragli e di tutti i ministri....del resto l'inutilita' del coherer dovrebbe essere stata rilevata dagli intelligenti che hanno assistito ad una dimostrazione nella quale,nel coherer,si sostituiva la limatura con piccole viti di ferro,sempre troppo pesanti perche' l'energia dell'onda ce la faccia a cacciar l'aria tra di loro"nello stesso articolo contesta le affermazioni di Marconi che prevedeva di raggiungere maggiori distanze moltiplicando la frequenza di trasmissione come se si riuscisse a moltiplicare l'energia.'...L'ignoranza del signor Marconi e la buona fede dei dotti elettricisti che gli tengono bordone....Il conduttore consisteva in quatto fili di rame che salivano sull'albero della nave a 60 metri sul mare.A che servono questi pali?Evidentemente a niente altro che ad abbagliare gli occhi del pubblico........fino a 5oo miglia dalla costa,assicura Marconi,le segnalazioni telegrafiche non soffrirono di alcuna differenza fra il giorno e la notte;a 700 miglia i segnali di giorno si indebolivano interamente,ma nella notte durarono chiaramente decifrabili fino a 2099 miglia.Si vede bene che Marconi non conosce le piu' elementari leggi della elettricita'....di giorno il sole tiene l'umidita' in stato di attenuazione,di notte l'umidita' precipita in stato di goccioline e dato che le nebbie disperdono l'elettricita' non di notte,ma durante il giorno la trasmissione dei radiogrammi dovrebba trovare l'ambiente migliore.Invece di sintonizzare ed accordare i propri apparecchi,il signor Marconi dovrebbe cominciare ad accordare questi colla teoria e con la pratica.....E' vero che in America bandi' una sfida contro qualsiasi ingegnere che riuscisse ad intercettare qualsiasi telegramma,sfido io! non arrivavano!

 

Campagna radiotelegrafica della Carlo aAlberto

 

Dalla "critica'19 ottobre 1903

"........ fu a Poldhu nella sera del 10 giugno che Marconi mi comunico' la sua ultima grande invenzione,dice Solari,quella cioe' del detector magnetico.Cosa sia questo detector magnetico il Solari non sa,ma sulla nave furono tanto estasiati dalla donazione del campione,per primo a quella nave,che l'Ammiraglio Mirabello dispose che fosse stato fatto incidere sulla torretta a 'poppavia' la seguente iscrizione"Il 26 giugno 1902 Guglielmo Marconi ecc"Queste sceneggiate facevano parte della mentalita' dell'epoca e Stefanoni la soffre con giusto livore.Durante il viaggio verso Cronstadt"...si alzava un filo aereo quadruplo,che,facendo da dormiente alla testa dell'albero di trinchetto,veniva disteso fino alla testa dell'albero di maestra......Ho una gran paura che il dormiente fosse destinato a far chiudere gli occhi al tenente di vascello Solari ed al contrammiraglio Mirabello......la presa di terra....Dio degli Dei! Parlare di presa di terra in questa maniera,val tanto di paragonarla ad una presa di tabacco.....Ma poi quale presa di terra vuol prendere una nave in mezzo al mare?invece di presa di terra e' una presa di acqua.....La stazione della Carlo Alberto era strettamente ridotta a sola stazione ricevente(cosi' si impediva ogni velleita' di mandar telegrammi e di ricevere risposte adeguate).......avete capito?Io no,lo confesso francamente,il Sig.Marconi,del quale il Galimberti vantava il patriottismo,quando vuol scappare per il rotto della cuffia,scaraventa addosso al suo interlocutore cinque o sei frasi in inglese.....Perche' questo patriota,che io quando vidi a Roma poteva avere circa 25 anni al piu',aveva gia' disimparata la favella del suo Paese.......Comunque sia pare che la grande scoperta del magnetic detector non sia altro che un nuovo condensatore di rinforzo,capace di far funzionare il telefono.Perche' tra il sentire per telefono i colpi e delle linee e dei punti tracciati dalla macchin Morse,e il sentirli direttamente dalla stessa macchina scrivente non vedo che vantaggio vi sia se non questo:nel telefono si sentono anche i fili agitati dal vento...veramente l'invenzione non meritava di essere ricordata con un incisione sulla torretta della nave.E' vero che e' la torretta di poppavia,ma e' pur sempre rincrescioso che un contrammiraglio italiano vi abbia poppato."Segue una contestazione sulla diversa descrizione che vari tecnici fanno dell'antenna di Poldhu e le faccenda viene stimmatizzata.Poi prosegue"grazie alle S,alla notte,in cui si preferisce dormire,piuttosto che stare ad ascoltare i telegrammi di Marconi,ed al giorno,che si dice poco propizio alla trasmissione dei telegrammi...questi esperimenti si ridussero a poche comunicazioni asserite da Marconi,ma effettivamente da nessuno controllate,salvo una volta in cui il Mirabello,il Solari ed il Capitano della nave assicurano di aver udito nel telefono dei colpi,che potevano essere anche quelli che il Messaggero attribuisce agli spiriti!Onde si vede che gli esperimenti di Marconi si avvicinano a quelli dello spiritismo."Stefanoni dice che l'acqua pura e' piu' conducibile di quella del mare e conclude,quando Solari afferma di aver accordato la frequenza del ricevitore con quella del trasmettitore lontano"le oscillazioni non stanno nel filo ma nei due reofori ta i quali scocca la scintilla .come potesse avere la stazione ricevente un periodo dioscillazione non avendo sfere tra le quali scocca la scintilla è cosa che lascio al ministro della marina a spiegare, se mai fosse capace di spiegare cosa alcuna di cio' che succede nel proprio ministero... mi sorprende la cecità di coloro che non vogliono intendere che queste imposture minacciano l'Italia zimbello dell'Europa".

Le stazioni radiotelegrafiche della regia marina                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 striscia " e' vero che al Duca di Genova fu regalata la striscia del telegramma del telegramma giunto da Caprera,ma di striscie simili gliene regalo anch'io finche' vuole..."

Il prof Blaserna sollecitato da Stefanoni a dargli notizie su che fine aveva fatto la sua petizione gli risponde:

"Preg.mo sig.cav.Stefanoni Luigi,

  la sua petizione e' giunta regolarmente e fu ieri discussa al Senato

.Essa non pote' essere presa in considerazione,ne per il fondo ne per la forma.Deploro questa sua condotta,e se Ella vorra' informarsi meglio della questione,si persuadera' che Ella ha idee molto inesatte sulla cosa,e che non era minimamente giustificato ad adoperare dei termini tanto contrari ai costumi ed al galateo.

Ella prese male la questione fin dal principio,e vorrei pregarla di non occuparsene piu'.

"Roma 31 marzo 1903.     Aff.mo Pietro Blaserna."...

effettivamente a me pare che Blaserna avesse le idee ancor meno chiare dello Stefanoni e lo Stefanoni glielo dice chiaro,pero' lo sviluppo futuro degli avvenimenti dara' ragione a Blaserna.

In quanto alle idee sul governo,quando fu definitivamente approvato il progetto di Marconi:"..ma cosi',pur troppo,funziona il governo parlamentare:falso e mistificazione sono le sue basi fondamentali.Al Re,poi,aveva scritto:"....La irresponsabilita' e' propria dei minori e degli interdetti cui e' dato un tutore;ma gli articoli 11 e 16 dello statuto impongono che il Re non possa reggere lo stato se non e' in maggiore eta'e nella fisica possibilita' di regnare.......e che non sia in grado di giudicare direttamente la capacita' o incapacita' dei ministri..."

"...durante gli esperimenti al teatro nazionale,sulle due stazioni stava scritto'pericoloso toccare'.Guardai bene intorno,e dopo aver veduto che quella ultrapotenza consisteva in tre pile di Daniel,toccai liberamente ogni cosa".Su una descrizione del detector magnetico:"....una calamita a ferro di cavallo con sopra una croce,e sotto di essa sta un troncone di fili,con una specie di salsicciotto che sta in comunicazione con due ruote che sembrano avere l'incarico di portarlo via!  .......e' il famoso campo rotante di cui si e' troppo generosamente gratificato il nostro Ferraris,al quale Torino ha inalsato un monumento senza saperne il motivo.Ma la nudita' della donna posta alla sua base,sta quasi per dire che questa e' la natura studiata dal Ferraris."ancora altre battute che punteggiano le minuziose disamine tecniche non del tutto infondate fatte contro il telegrafo Marconi:"non a torto ,a quanto narra il 'Giornale d'Italia'nel luogo dove ha una villa e' chiamato 'Marconi il telefonista'..".In quanto a questo la Regina Vittoria lo aveva chiamato 'elettricista'.Le dame dell'aristocrazia romana chiamarono Marconi per dar loro una conferenza:"..lezioni le quali,date senza ordine,senza un concetto direttivo,sono propri a creare nella testa femminile quel grazioso gazzabuglio di idee,le une opposte alle altre,le quali(fatte sempre le debite eccezioni)costituiscono il fondo di tutte le conoscenze scientifiche delle donne dei nostri tempi."

Stefanoni aveva fatto l'omaggio del suo volume'magnetismo ed ipnotismo svelati'alla Regina Margherita:aveva saputo che Marconi tramite la contessa di Villamarina aveva chiesto un attestato di qualita' per i suoi apparecchi scientifici come quello che la Regina aveva dato al fabbricante del liquore Pellegrino del Chiara.Fa molte critiche alla corte del regno poi afferma:"il Preside Cigliutti,quello stesso,che,nella sua profonda sapienza,ebbe l'impudenza di dire che io'aveva un certo ingegno,ma che ora sono diventato matto'...se qualcuno sta vicino al manicomio e' proprio lui.A che prendersela con i piccoli,quando il ministro dell'interno,facendomi mettere in osservazione al manicomio(ove fui anche legato al letto come un matto pericoloso)....e continuando a farmi vigilare da vicino da una guardia di sicurezza.."........"Qui' salta fuori un altra specie di accordatore,cui si da il nome di Jigger:accordati al tono A ed al tono B......ci sono gli Jigger,gli Aeger,e gli Jugger,c'e' l'A,B,C,del senso comune,che minaccia di sommergersi dentro il mare,insieme alla marina e alla marineria radiografica.Certi nomi fanno bocca piena....ma chi mai crede di suonare ,la divisione radiografica della R.Marina?Non capisce forse che in tutta questa brutta faccenda la sola suonata e' essa stessa?....cominci a ritirare i suoi due toni e cominci una buona volta ad intonarsi al senso comune,se non al buon senso!"

Citando l'interessante libro del Capitano Buonuomo:'la telegrafia senza fili,esperienze eseguite nell'alto Tirreno dal 1 settembre 1900 al 18 maggio 1901',dice:"non so quanto questi esperimenti siano costati allo stato.Quello che ricordo e' che la lettura del libro del Capitano Buonuomo lascio' a me l'impressione dolcissima,che l'animo dell'autore deve corrispondere veramente al suo nome."Stefanoni gioca sulla poca chiarezza con la quale delle volte si fa la sintonia variando la lunghezza dell'antenna,altre volte col Jigger e ne conclude come al solito che sono tutte imposture.In quanto a tutte le prove che Buonuomo ha fatto con le limature metalliche dei coherer,e' veramente dispiaciuto che siano state rese inutili dalla sostituzione del coherer col detector magnetico.Ancora:"poiche' il governo parlamentare e' governo mistificatore per eccellenza...si e' premunito contro ogni imputazione,includendo nel codice penale l'articolo 459 che punisce chi abusa dell'altrui credulita' in luogo pubblico.Non per niente le stazioni radiografiche marconiane sono chiuse al pubblico!"....."dove sorgera' e quando funzionera' la stazione marconiana(quella per corrispondere con l'argentina)?; i giornali hanno detto che Marconi si mettera' in cerca della pianta di fragola...v'e' chi dice Terni,chi il monte Soratte,secondo il Giornale d'Italia sorgera' tra Livorno e Viareggio.." parlando di Blaserna:"oh che crede il violino di spalla dell'universita' romana?Possibile che creda che i 33 milioni di italiani siano tutti imbecilli?"per il resto afferma che nessuno ha l'obbligo di costruire la stazione corrispondente in Argentina o che la segnalazione sia ottica e non radio.

Scommessa:"..io propongo all'on Blaserna(poi estendera' la scommessa a Marconi ed ad altri) di scommettere contro di lui 3000 lire,che gli saranno pagate quando egli sia capace di trasmettere un dispaccio di sole 10 parole,fra la mia casa,od ad una casa da scegliere entro la cinta di Roma,ed il suo laboratorio,vale a dire alla sola distanza di uno o due km. in linea retta."parla di smascheramento di magnetizzatori e spiritisti le cui gherminelle non funzionavano con lui.Una cosa era in comune tra questi e la trasmissione radio, cioe' che entrambe viaggiavano tramite fluido magnetico.

 

impostura radiotelegrafica,1906.

Fino a questo punto devo confessare che in fondo ho tifato per questo Stefanoni,partito perdente ma sostenitore indefesso e competente delle sue idee che solo il tempo ha dimostrato sbagliate.Ora pero' siamo nel 1906,sono passati tre anni dalle precedenti note che ho descritto e lui suona lo stesso violino,in piu' rafforza la polemica.Che Marconi avesse potuto sostenere il bluff dal 1895 al 1906  non poteva essere credibile anche se,sinceramente,la radiotelegrafia ancora non si era affermata e non solo,aveva avuto forti difficolta' fino a dubitare che si sarebbe mai sviluppata(altri attacchi alla RT vedremo che li farà nel 1914!).Nel 1906 si era svolta a Berlino una conferenza internazionale sulla telegrafia senza fili e Stefanoni dice la sua.Afferma che e' telegrafia senza filo anche quella che si faceva prima del telegrafo elettrico,con cornetti acustici,bandierine e semafori.Sull'unificazione del linguaggio di queste comunicazioni andava discusso a Berlino,non se usare il sistema Marconi o lo Slaby."per sapere se la fosse stata la Germania ad indire la conferenza per entrare nel mare magnum della radiotelegrafia o per regolamentare in genere  le comunicazioni senza filo domandai al Ministro degli esteri comm.Malvano che,pur sempre arzillo e cortese,era altrettanto disposto a guizzare dalle mani che intendessero stringergli i panno addosso.Non ricordava la formula dell'invito..........feci notare che si dimostrava l'asinita' dei membri e dei ministri che gli avessero nominati....mi recai dal sottosegretario delle poste il quale aveva gia' ricevuto notizia della mia domanda"  (Malvano gli aeva passato la patata bollente)..."era appena tornato da Torino,non aveva avuto tempo,non ricordava....poi sperava che il sistema Marconi prevalesse sullo Slaby....mi accompagno' gentilmente alla porta ripetendo che faceva il tifo per Marconi ...qui ci si affida al fatalismo Mussulmano."

Artificiose gonfiature marconiane.

Qui' la ha azzeccata.In Argentina la stazione che doveva comunicare con Coltano(alla fine fu scelta quella località)non sarebbe mai stata costruita. Coltano avrebbe invece comunicato con le colonie del novello impero.Poi parla della polemica nata alla conferenza di Berlino sull'utilizzazione di uno dei sistemi radiotelegrafici,mentre Marconi e Slaby se la ridevano sotto i baffi come gli Auguri di cui parla Cicerone...Ad una delle fiere di Bergamo un venditore di fazzoletti, che vendeva i fazzoletti ad una lira,accusava il suo concorrente, che li vendeva a 50 centesimi, di averli rubati, se                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        ,se no a quel prezzo non li poteva vendere.La gente si precipitava a comprare quelli rubati senza accorgersi che ,naturalmente,i due erano d'accordo.   i festeggiamenti a Marconi venivano organizzati da pochi compari applaudenti     Milano era stato corbellato a dandogli la cittadinanza.  ...la stazione di Coltano in costruzione nel luogo detto per ironia 'i palazzi'e' invece una povera bicocca."

 

Aggiottaggi radiotelegrafici

Qui Stefanoni paragona i borsisti ai briganti della valle del Bovino.Naturalmente si riferisce alle speculazioni che furono fatte in Borsa sulla radiotelegrafia.Se la prende con i giornalisti che scrivono"fandonie su fandonie",cerca di nuovo di dimostrare che oltre la visuale non si puo'comunicare senza fili,salvo che portare il messaggio col treno.Galileo nel campo della radiotelegrafia avrebbe affermato"eppur non si muove!"

 

Un intervista con Marconi che da ragione a Stefanoni.

Il titolo e' di Stefanoni che contesta l'affermazione di Marconi di poter trasmettere onde direzionali.Torna sulla scommessa di trasmettere 15 parole a 3 km che ancora nessuno ha preso in considerazione ma lui rinnova accollandosi anche le spese di impianto."   Marconi non conosce la fisica...invece di pubblicare le corbellerie di Marconi la stampa dovrebbe dire che ancora non ha risposto alla mia sfida."   scrive varie lettere all' 'avanti' che si era scagliato contro certi scandali parlando di."   un gran troiaio,io dico invece che la stampa periodica e' un gran porcile"

 

Luigi Cesana spiritista e sedicente idiota anziano.

" ed anche proprietario del Messaggero"dice il nostro Stefanoni"..vorrebbe che gli scienziati si occupassero di studi spiritici.Che dire di chi vede meglio ad occhi chiusi?Marconi e' il primo.."

 

i primi precursori di Marconi

Ora ne vengono fuori delle belle:tra i mezzi di trasmissione senza fili insieme alla radiotelegrafia,allo stesso livello,ci sono:fluido magnetico,elettricita' animale,emanazioni eteree,fluido escargotico(fluido delle lumache,per i romani, o chiocciole per i fiorenteni).Questi fluidi erano stati studiati dai predecessori di Marconi.In particolare la "bussola pasilalinica"al fluido escargotico che si sarebbe potuta usare per telegrafare tra l'Europa e l'America.Tale bussola consisteva in due grandi ruote di legno sulle quali erano sistemate 24 cassette(una per lettera dell'alfabeto)di chiocciole(lumache simpatiche).I due apparecchi erano uno mittente,l'altro ricevente.La chiocciola che aveva ricevuto per simpatia la lettera corrispondente alla sua cassetta tirava fuori le corna.Questa non e'una balla ma un attrezzatura che fu costruita in Francia prendendo idea dal dottor Billard che studiava lo speciale fluido della chiocciola.Il sig.Benoit costrui' la bussola pasilalinica.Una dimostrazione fu organizzata dall'inventore Benoit ed il "sonnambulo" Allix (specialista di ipnosi)che riuscirono a farsi sovvenzionare e 'La Presse'del 26 ottobre 1850 ne scrisse un articolo magnificativo.

Ancora altri precursori di Marconi:la signora Cottin aveva la fama di essere dotata di virtu'elettriche attrattive e repulsive.L'accademia delle scienze di Parigi su formale proposta di (nientemeno) Arago il 17 febbraio 1846 esamino' la signora.Nessuno dei prodigi fu notato,salvo bruschi movimenti dei piedi e del corpo fatti mentre gli accademici pareva non osservassero e che potevano essere atti a suscitare maliziosamente certi fenomeni..e avessero esaminato Marconi sarebbe stato uguale.

 

La stazione di Coltano

da una lettera di Stefanoni al Corriere d'Italia il 10 novembre 1906

"da una corrispondenza da Massa, il lavoro nella stazione ultrapotente di Coltano(600 cavalli)andrebbe avanti con l'opera di 2 soli operai per ragioni di segretezza.Il sistema di Marconi si deve fondare sul principio poco scientifico di nascondere i fili che mettono in comunicazione le apparecchiature con la rete telegrafica nazionale.Solari in un interessante articolo sulla Tribuna afferma che si sta lavorando alla presa di terra che non e' semplice come per quella del parafulmine....si sta sotterrando ad una certa profondita' accuratamente calcolata(sic!)" Praticamente mettevano interrate intorno alle fondamenta enormi lastre di zinco.Sostenere con un uomo dell'800 che c'erano piu' difficolta' che ad interrare quella del parafulmine ,mancando i concetti di contrappeso ecc che forse non aveva chiari neppure Marconi,era cosa ardua.La difficolta' non era fare la terra,ma nascondere i fili in modo che la trasmissione apparisse"senza fili"

 

Al Senatore Roux direttore di Tribuna

E' una lunga lettera sulle contraddizioni in cui e' caduto Solari nei vari esperimenti con antenne diverse che effettivamente danno l'idea di come si procedeva  a tentoni o ,deformando il significato del motto della famosa accademia"provando e riprovando"....."...sta scritto che i fili su quella Regia Nave erano precisamente paralleli al mare.Di fatto,vi si legge che quei fili erano tesi come dormienti fra le due teste d'albero di quella Regia Nave.Ed a meno che il Solari non intendesse che le due 'teste' d'albero esistenti sulla Carlo Alberto fossero la sua e quella di Mirabello.....'

 

al Giornale d'italia,altri imbrogli altre contraddizioni di Marconi

"......dunque lei dice che il Sig.Marconi ha sempre la stessa figura e l'occhio distratto?Eh,sfido io!E'l'occhio dei matti o di chi e' sempre costretto a cercar carote per imbandire il pubblico."......  

 

 

   Cav. Stefanoni Luigi via Buonarroti, 51 ROMA

 Al reverendo Padre Alfani degli Scolopi, scienziato a Firenze.

       Leggo in questo momento nel "Giornale d'Italia"d'oggi, la narrazione della fuga del preteso inventore ing. Ulivi e delle di Lei relazioni con questo ciarlatano( che altrimenti non posso chiamare, non meritandogli le sue scoperte altro nome).

     Come mai ha lei potuto credere che fossee possibile di far esplodere una bomba in lontananza, senza nemmeno ricorrere alla azione di quegli specchi ustori; i quali, non secondo la storia, ma secondo una leggenda assai volgare, servirono ad Archimede per incendiare la flotta nemica?

       Certo fa pieta'il ministro della guerra, che prende sul serio questa invenzione, senza neppure esaminarla, innanzi tutto con criterio critico; ma muove altresi'a pieta'la scienza, che per la bocca di Lei da una patente di scienziato ad un altro ciarlatano, quale e'l'inventore della telegrafia senza fili, fuggito da Roma proprio quando io gli proponeva di scommettere tremila e anche diecimila lire, per provare se egli sapesse dare saggio controllato di poter inviare un radiotelegramma alla distanza, non di tremila chilometri, quanti egli pretendeva di poter varcare con la sua pretesa radiotelegrafia fra l'Europa e l'America, ma di soli tre chilometri; quanti cioe'intercedono fra il lago di Albano Laziale ed un punto qualunque situato sulle sue rive.

      Ma Lei, reverendo padre, che crede in tutte queste bagattelle, perche'non accetta la mia scommessa( di tremila lire piu'o meno secondo le conviene) pur di provare che senza fili si possono, non dico far esplodere delle bombe, ma neppure comunicare un telegramma qualsiasi, quando non si tratti di segnalazioni fatte mediante il suono o la luce; vale a dire percettibili alla vista od all'udito?

    Su di che staro'in attesa di una sua risposta; e intanto mi pregio di dichiararmi della S.V. reverendissima dev.o  Stefanoni Luigi

 

A mano da Alfani: Non risposto

Vorrei dargli caritatevolmente dell'imbecille e del ciuco-

Meglio taccia-

 

 

 

   Cav Stefanoni Luigi via Buonarroti, 51 ROMA

  Al reverendo Padre Alfani degli scolopi- FIRENZE

     Fin dal giorno 19 di questo mese, in occasione della fuga dell'ing. Ulivi, preteso inventore dello scoppio di bombe, che il dabbene ammiraglio Fornari si prestava ad immergere nell'acqua senza che scoppiassero; io le proponeva di scommettere una somma qualunque sufficiente a pagare le spese di un esperimento, che dimostrasse, non lo scoppio della bomba a distanza, ma semplicemente la possibilita'di inviare alla distanza di soli tre chilometri un radiotelegramma col sistema Marconi da lei tanto lodato.

     Ho atteso invano una sua risposta che confermasse, modificasse o ritirasse quelle sue affermazioni intorno alla pretesa radiotelegrafia; ma mi avvedo che lei non ha alcuna intenzione di farsi vivo.

     Dopo avere speso decine di miliaia di lire in pubblicazioni tendenti a mettere in essere la ciarlataneria marconiana, non si stupira'se io mi risento di un silenzio che stimo offensivo, sia alla lealta'che dovrebbe sempre mostrare un ecclesiastico, sia a quella scienza di cui lei e', o dovrebbe essere l'antesignano.

     Non si meravigli pertanto se io la invito di nuovo a pronunciarsi fra le mie negazioni e le affermazioni di Guglielmo Marconi, od almeno a discuterle; giacche'ove lei credesse savio partito quello di trincerarsi nel silenzio, mi obbligherebbe ad esporre al pubblico questa rincresciosa, e certo per lei non onorevole controversia.

   Mi dichiaro della S.V. devotissimo

Roma li 30 luglio 1914   Stefanoni Luigi.

 

stampati tratti da giornali scritti da Stefanoni sulla vicenda in fotocopia

da Stefanoni Luigi via Buonarroti, 51 Roma

Roma 2 agosto 1907

 

Al rev. Padre Melzi, direttore dell'Osservatorio geodinamico alle Querce, presso Firenze.

       Si afferma che in un colloquio da Lei avuto col signor Guidi, redattore del "Fieramosca" lei avrebbe confidato di "avere inventato un ricevitore delle onde hertziane, una specie di "coherer"aperto, capace di ricevere un numero infinito di vibrazioni sufficienti a rendere distinto il suono " e si aggiunge che Lei sta perfezionando questo ricevitore, e che confida di poter presto trovare il mezzo di avere un vero telefono senza filo.

     A quanto sembra, Lei è fra i molti che non credono della realtà degli esperimenti della radiotelefonia annunciati dal Maiorana; perchè altrimenti non annuncerebbe di essere sulla via di inventare ciò che già esisterebbe. Comunque sia, io aggradirei di conoscere a quale distanza finora il suo telefono senza filo, che diremo radiotelefono, abbia dato segnalazioni percettibili. E parlando di segnalazioni non intendo alludere alla esatta riproduzione della voce; ma quel qualunque suono che non lasci dubbio sulla sua provenienza dall'apparecchio trasmittente.

     Essendomi anch'io occupato assai lungamente di radiotelefonia e radiotelegrafia, che sostanzialmente non differiscono fra loro, spero che perdonerà la mia naturale curiosità, la quale non dubito che vorrà gentilmente soddisfare con quei maggiori schiarimenti che le piacerà di comunicarmi.

    del che La ringrazio anticipatamente, riservandomi di farle ulteriori comunicazioni non appena abbia ricevuta la sua risposta.

 Con distinta stima mi dichiaro Dev.o Stefanoni Luigi Direttore del periodico La critica.

 

Roma 6 agosto 1907

sempre Stefanoni a Melzi

 

La ringrazio della sua cortese risposta, e delle spiegazioni che mi dà; dalle quali risulta che lei ha abbandonato la sintonizzazione, e che nondimeno il problema da risolvere conta di 4 o 5 problemi distinti, nessuno dei quali e'interamente risolto. Il che avrebbe dovuto però metterla in sospetto sulla pretesa soluzione che ne avrebbero dato il Maiorana ed il Poulsen.

    Lei ha fatto benissimo a trascurare la sintonizzazione; la quale non ha altro scopo che quello di impedire che una radiotelefonata diretta ad una determinata stazione, sia percepita da altre stazioni; mentre poi per nulla influisce sulla effettiva trasmissione dil suono circolarmente in tutte le stazioni situate nel perimetro di efficienza della stazione mittente.

   Sono pienamente d'accordo con lei nel ritenere che nessuno dei problemi della radiotelegrafia e della radiotelefonia sono pienamente risolti. Anzi, se avrà la bontà di seguire attentamente il mio ragionamento, ella vedrà che vi è un problema pregiudiziale, il quale si oppone a qualsiasi risoluzione definitiva dell'argomento, e che dimostra come nessuno finora possa vantarsi di essere riuscito ad inviare radiotelegrammi o radiofonogrammi.

   Come lei sa, le onde elettromagnetiche, dette altrimenti onde hertziane, portandosi su;l'antenna della stazione ricevente, non operano altrimenti che per effetto di quell'induzione elettromagnetica, che fu già da quasi un secolo scoperta da Faraday.

    Perchè mai questa induzione non ha trovato finora altra applicazione che nel rocchetto di Ruhmkorff e nei motori elettrici, dei quali il filo induttore e'vicinissimo a quello indotto? Evidentemente perchè le onde elettriche, al pari di quelle del suono e della luce, distribuendosi circolarmente, devono, per ragione matematica, attenuarsi in ragione inversa dei quadrati della distanza. E' questa una legge alla quale nessuna delle forze di natura può sottrarsi; perchè ha fondamento nella ragione geometrica delle aree, in cui le onde moventisi liberamente nello spazio, devono distribuirsi.

   Questa dispersione in ragione dei quadrati, fa si che prestamente l'onda si esaurisce, come si esaurisce quella generata da un sasso gettato in uno specchio d'acqua; sicchè anche poche centinaia, e talora poche decine di metri lontano dal centro d'onda irraggia l'energia iniziale, essa non si rende più percettibile.

    Inutile sperare che perfeziondosi la sensibilità del ricevitore di onde, si possano percepire anche quelle estremamente attenuate; perchè nessuno finora ha mai sperato che l'onda così attenuata possa mettere in movimento la macchina Morse, usata in origine da Marconi, ne far vibrare il diaframma del telefono, che egli ha poi inserito nel suo detector magnetico. Tanto e'vero che tutti i pretesi inventori di radiotelegrafia e radiotelefonia, per raggiungere lo scopo hanno inserito tra l'antenna e l'apparecchio telegrafico o telefonico una pila o batteria elettrica locale detta altrimenti "relais". Or lei sa bene che perchè la corrente di questa batteria si porti all'apparecchio, e'necessario che l'onda che irraggia dalla stazione mittente ne chiuda automaticamente il circuito. Ma purtroppo il calcolo dei quadrati mi ha dimostrato che per ottenere questo risultato alla distanza di soli 300 chilometri; vale a dire: per poter far muovere una leva elettromagnetica che opponga la resistenza di un solo centigramma alla detta distanza, occorre una forza radiante iniziale corrispondente a 180 milioni di cavalli-vapore!

( Stefanoni, analogamente a molti altri, non aveva saputo giustamente interpretare le equazioni di Maxwell che danno la parte radiante dell'onda radio, attenuarsi linearmente con la distanza e non col quadrato)

    Ella ora comprenderà su qual fondamento scientifico io abbia potuto prevedere e pubblicare che la stazione Marconiana che doveva collegare l'Italia con l'Argentina non avrebbe mai potuto funzionare; come non avrebbe mai funzionato la stazione di Coltano, che difatti non sarà altrimenti costruita, essendo già trascorsi i termini fissati dalla relativa convenzione legislativa.

   Che nè il Poulsen, nè il Maiorana, ne'il Sella abbiano mai seriamente inventato il telefono senza filo, risulta dalla nota inserita in fine della terza pagina del "Giornale d'Italia"d'oggi; ove si da notizia di esperimenti eseguiti con un nuovo rivelatore di onde,  che si dichiara sensibilissimo e perciò applicabile così al telegrafo come al telefono senza filo, sebbene finora non abbia dati risultati che alla distanza di cinque chilometri.

    Naturalmente, anche di questa notizia giornalistica bisognerà  bisognera'togliere la metà della metà. Ma ciò non dimostrerebbe altro se non che gli stessi sperimentatori non credono affatto ai risultati ottenuti da Marconi; il quale sulla R. nave "Carlo Alberto"ha preteso di far udire per mezzo del telefono inserito nel Detector i colpi dati dal manipolatore della stazione di Poldhu situata alla distanza di 600 chilometri. Difatti , non perderebbe il tempo intorno a un rivelatore di onde, che produce effetti alla distanza di cinque chilometri, chi credesse davvero che gli apparecchi Marconi possano produrne di egualmente percettibili fino a 4000 chilometri, quanti corrono fra la stazione inglese di Poldhu e quella americana nel Canada.

    Io la prego vivamente a voler ben considerare le cose che qui le ho esposte; ed a volermi rispondere, ed all'occorrenza confutarle con franchezza e senza alcun ritegno. Perchè io sono intimamente convinto che solo da una libera e franca discussione si potrà giungere a togliere molte illusioni ed a sgombrare il terreno scientifico da ogni superfluo.

   In attesa di una sua cortese risposta mi dichiaro di lei

                                                                              dev.o Stefanoni Luigi.

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