Questo trasmettitore è stato restaurato e restituito alla sua cassa analoga all'originale.
E' un trasmettitore ad arco predisposto per la radiofonia e radiotelegrafia.
Questo tipo di arco (Dublier, usato anche da Round per la Marconi), racchiuso ermeticamente per non
infiammare
l'idrogeno eventualmente presente nel locale, si ritrova anche nel 1910, ma la
costruzione dell'esemplare risale tra poco prima il 1918 ed il 1922. L'arco
dovrebbe essere in atmosfera di vapori di alcool metilico ma, rispetto a vari
esemplari illustrati, non necessita di serbatoio.
La costruzione è in parte esageratamente robusta ed in parte delicata. La tensione non doveva essere poi tanto alta perchè vediamo molte parti essenziali vicine al legno. La strumentazione e forse il dispositivo ad arco sono della Balzarini.
Una bobina è un'eccezionale spirale a presa scorrevole nella quale il metallo è presente solo nel conduttore a reggetta. Il telaio circolare è di robusto compensato, il resto in fibra rossa. Le viti di materiale non metallico. Non e dotata di attacchi al supporto e deve essere sospesa elasticamente.
L'altra serie di bobine è costituita da nove gallette fasciate commutabili. Anche in questo caso il metallo è assente, la struttura di spesso cartone bachelizzato, le viti in passo MA di materiale nero durissimo, forse formica.
Il peso che tende l'antenna, normalmente avvolta al mulinello, ha addirittura un attacco molleggiato per evitare lo stappo al lancio.
L'alimentatore dovrebbe essere in continua, ma il tutto è stato trovato insieme ad un massiccio trasformatore il olio per alte tensioni.
la cassa è dotata di maniglie per l'attacco elastico alla struttura del velivolo
